Quando fu per tutti chiaro che il prezzo troppo amaro era la totale distruzione, la completa alienazione
E che la giungla tropicale, paradiso naturale, stava ora diventando una metropoli infernale
Ma gli uccelli della jungla, tutti colorati e belli, stanchi di subire decisero di agire e con i pesci e gli animali dei fiumi un tempo chiari cercarono alleati come loro violentati.
Si nasconde bene nella giungla, tra le belve la violenza, ma fiorisce con pazienza il fiore dolce della resistenza. Ma i padroni della jungla, un terrorista, un generale, un leone, un golpista, un finanziere, un industriale con agenti americani pagati profumatamente, con l’oro nero, gli aeroplani, e con strani finanziamenti, organizzarono un sequestro, un vero colpo destro e la tribù cosi colpita quando un amazzone fu rapita.
Si nasconde bene nella giungla, fra le belve la violenza, cresce bene con pazienza il fiore chiaro della resistenza. Ma gli uccelli con le ali hanno anche dei vantaggi che sono eccezionali in questi salvataggi, incantarono i guardiani con i loro suoni strani, i pesci la salvarono, sulle acque la portarono.
E l’inganno scellerato fu allora smascherato e a tutti fu ben chiaro chi lo aveva organizzato. E per tutti fu ben chiaro anche se era un poco amaro che i padroni sono forti e che non sono ancora morti.
E la lotta andò avanti e non è ancora terminata, la jungla ancora inquinata, i problemi sempre tanti, e chi non lo sapeva adesso ci credeva, chi usa il rapimento come furto e arricchimento.
Si nasconde bene nella giungla, tra le stelle la violenza, cresce bene con pazienza il fiore dolce della resistenza.