Alti i papaveri e Piccola Tu, edere e piovere il pianto vien giù, la casetta che un pinco pallino un bel giorno incendiò.. Già mi sentivo lontano da Te e già qualcuno soffriva per me. Cantava ma soffriva e Tu eri piccola così. E belle macchine e brutte vie, ci si svegliava e non c'era più qualcuno. Vivere, vivere arrivano i nostri ed ero piccolo così. E la Luna mentre arrossiva, mi parlò di Te. Vivere vivere e come bruciava quella meglio gioventù: i giganti, poveri Cristi, firmamenti dolci e violenti e tristi quegli sceriffi sotto il sole di mezzogiorno che scottava gatte sul tetto, e piaceva calda la vita . Calda e dolce, sopra l'amara terra che tremò. Alti i papaveri e piccolo io, tu che studiavi il per come e perchè, la tua bocca potesse un bel giorno intontire anche me. Già mi sentivo perduto cioè s'era già perso qualcuno per Te. E Tu, piacevi a troppi e Tu piacevi troppo a me. Su belle macchine e brutte vie ci si svegliava e non c'era più qualcuno.. Vivere vivere, arrivano i nostri: sarò piccolo o mai più? E la Luna era vicina ma non eri Tu. Vivere, vivere e come bruciava troppo acerbo il cuore mio. Per le belle povere stelle, classi miste miste d'orgoglio e tremarelle e campanelle marmellate nelle cartelle. E biglietti e fogli volanti era Amore, mica uno scherzo. Che ti squadra, dopo t'incarta e ti porta via. Vivere vivere la vita mia, piccole camere ed amarsi così. Certi d'essere al mondo, contenti di amarsi così