È strano! è strano! In core scolpiti ho quegli accenti! Saria per me scentura un serio amore? Che risolvi, o turbata anima mia? Null´uomo ancora t´accendeva Oh, gioia chío non conobbi, esser amata amando! E sdegnarla poss'io per l´aride follie del viver mio?
Ah, fors´è lui che l'anima sloinga ne´tumulti godea sovente pingere de´ suoi colori occulti. Lui, che modesto e vigilie all'egre soglie ascese, destandomi all´amor!
A quell´amor ch´è palpito dell´universo intero, misterioso, altero, croce e delizia al cor.
Follie! Delirio vano è questo! Povera donna, sola, abbandonata in questo popoloso deserto che appellano Parigi, che spero or più? Che far degg´io? Gioire! Di vollutá ne´vortici perir! Gioir!