Metto su un cd per non ascoltare più il silenzio del mio monolocale. Non è uguale, è vuoto senza di te quanto spazio inutile.
Metto su un caffé ma non viene bene lo facevi te con me che a me non mi riesce niente. Dimentico le luci accese non trovo le mie cose invento scuse per non uscire. E io non so cos’è…
Se c’è un nome o una definizione per la condizione strana in cui mi trovo tu nel mondo ed io da solo e so… che non posso stare che non posso stare senza uscire come quando fuori è freddo inverno mi guardo intorno e non so… che cose fare.
Metto in ordine le cose che ho nella testa quelle che ti vorrei dire. Guardo il telefono cercando un aiuto ma lui rimane muto e ho solo il muro con cui parlare. E io non so cos’è…
Se c’è un nome o una definizione per la condizione strana in cui mi trovo tu nel mondo ed io da solo e so… che non posso stare che non posso stare senza uscire come quando fuori è freddo inverno mi guardo intorno e non so… che cose fare. Guardo la tv un minuto apro il frigo e lo richiudo sto come un bambino che è in castigo e tiene il muso che prova a leggere, e rimango un’ora sulla stessa pagina lei neanche se lo immagina che metto su un cd per non ascoltare più…
E io non so cos’è… Non so cos’è… Se c’è un nome… Qual è il nome?… Qual è il nome?…
E io non so cos’è… Non so cos’è… Se c’è un nome… Qual è il nome?… Qual è il nome?…
E io non so cos’è… Non so cos’è… Se c’è un nome… Qual è il nome?…