Stavo sognando Reagan stamattina, faceva suonare la mia sveglia assassina, poi il caffè, poi tempo che vola, finisce la città prima di questa scuola. Stavo sognando Ronnie stamattina con Maggie in \"Via col vento\" ad Hiroshima, come in una famosa cartolina anarchica.
Di cosa parleremo stamattina, di Marx oppure dell'ottava rima, o studieremo nella nebbia sui vetri le probabilità di futuro per gli innocenti, innocenti come siete voi, santi volgari ed ignoranti eroi di un mondo che non vuole e comprerà la vostra libertà.
Via col vento, via col vento, se ne va il pensiero in questo piccolo tormento, via col vento, professore, abbiamo fretta e voglia solo di fare l'amore, dai col tempo, dai ch'è tardi per stare qui a pensare a quella Silvia, la ragazza di Leopardi...
... e in un'aria che assomiglia già a Hiroshima eccoci addormentati una mattina a un punto morto tra la giovinezza che ha tanta voglia di sé e la vita che la disprezza e la scrittura nel suo film di serie B, finisce il sabato, ricomincia lunedì, nell'intervallo la domenica sportiva, definitiva.
Via col vento, via col vento, che non ha più risposte, solo un presentimento, via col vento, professore, per cominciare a vivere abbiamo poche ore, via col vento, via col vento, chissà perché mi viene in mente oggi la mia prima millecento...
... e per finire il sogno di questa mattina c'era un vecchio in piedi sopra una panchina, un po' ubriaco che predicava di niente e ripeteva la stessa frase ad un pubblico inesistente: \"cari ragazzi dell'ottanta noi santi volgari ed ignoranti eroi, rompere i vetri in caso di soffocamento ... e via col vento...\"