Chi ha creduto alle menzogne di bocche Allenate a monete Alle parole di un potere che subito si inchina Ad un altro più rapace Che in trentanni di sottocultura mediatica Tra canali e canili A quelle lingue golose dei mercati che per I loro tacchi rialzati Hanno svenduto il paese al peggiore dei medioevi
A meno che non sia ancora preistoria Questo parlare senza ascoltare e non avere memoria
Credici, credici I nuovi capi hanno facce sempre più dure Tutti vestiti di nero metallizzato come le loro autovetture Credici Che il rosso è così meno rosso E il nero è sempre più nero Non la senti questa decadenza? Questo odore di basso impero?
Noi speriamo siano banditi dalla storia Senza una pagina una riga e nessuna memoria
E adesso che avete messo in ginocchio Quella brava gente Operai contadini pescatori che da sempre Hanno cercato di darvi il meglio Ma mai considerati niente
E dove tu cara madre chiesa ormai da tutti la più incinta Tu che con la cei lo ior l'opus Dei ci mostri come sei alla santa messa della tua casta Cristo ti ripagherà con la sua compassione immensa
Credici, credici I nuovi capi sembrano tutti al capone Tutti vestiti con lo stesso gessato E con l'esercito dei salvatori escono Dalle banche entrano nei ministeri Credici Che il rosso è così meno rosso E il nero è sempre più nero Non la senti questa decadenza? Questo odore di basso impero?
Noi speriamo siano banditi dalla storia Senza una pagina una riga e nessuna memoria
E saremo tutti insieme In una corsa contro il sole Con la forza e l'emozione In un abbraccio di parole E poi il grano sarà luce Ed il pane sarà pace In una voglia di infinito Così liberi di amare