Che farei, senza la mia azzurra malattia che farei, senza questa immensa fantasia non potrei certo vedere le finestre piangere di pioggia nella sera e non potrei di certo mai sapere di che colore è un'ora e non potrei di certo immaginare che l'aria che ti tocca non respira e non potrei di certo mai vedere l'acqua, vivere felice insieme al fuoco che farei, senza la mia azzurra malattia senza un'infinita Fantasia Io posso per un'ora volare nell'eternità del cielo e per ogni minuto di quell'ora io vivo come in una eternità io posso arrampicarmi sopra i rami scaldare i pettirossi con le mani pregare il Dio degli alberi per far che io veda nascere un lillà Con la mia, grande, immensa, azzurra malattia per i campi vedo andar la mia tristezza di neve e solitudine vestita e posso far bagnare il corpo mia come se fosse il mondo L'Europa è la mia testa e pensa l'America è il mio petto che respira le braccia l'Asia e l'Africa e le mie gambe l'Artico e l'Australia che farei, senza la mia azzurra malattia E posso dare al mondo anche il mio cuore, perchè possano scrivere su di esso una parola: AMORE