Siamo noi, che per primi sentimmo arrivare quel vento che spazzò quella cappa in un solo momento Siamo noi, che in maglietta e blue jeans lo accogliemmo felici ritrovandoci in quella rivolta, più amici E così ci sentimmo poeti ed il rock ebbe tanti profeti e tra questi il destino chiamò anche me E così, cominciammo a cantare guardando le stelle e qualcuno di noi poi sfiorò le più belle Fu così, che per primi scrivemmo le nostre emozioni sottoforma di magiche e tenere canzoni Cominciammo a parlare d'amore infilandoci un po' di furore e gridammo: “Su svegliati mondo....vai “ Così noi, ci battemmo furiosi con quei benpensanti noi poeti del rock, noi cavalieri erranti Certo che, non c'è colpa ad amare di più le chitarre le chimere impazzite piuttosto che sbarre Certo vivere come un poeta è la voglia di tutti segreta non significa niente che questo, il rock Oramai, se sui nostri capelli é caduta la neve e la musica dura si é fatta più lieve Anche se, porto sempre più spesso camice e cravatte e la sera mi siedo in poltrona in ciabatte E se il piatto non gira più i Platters se ti dico: “Oggi è solo rumore...” lo diceva mio padre e lo dirai tu lo diceva mio padre e lo dirai... tu