Non mi addormentavo se non avevo certe favole fantastiche. E la mattina dopo trovavo il mondo ancora mio; per poco.
Non mi confondevo se vi vedevo ancora pronti per discutere. E mi sembrava un gioco chiedere sorridendo poi: " E davevi un bacio, un bacio.Dai.."
E andavo via ma mi faceva compagnia ogni parola che sentivo pronunciare a casa mia. E avevo già tutte le mie curiosità, ma non sapevo di dolori,poesie, difficoltà. Non avevo limiti e parlavo agli angeli.
Non vi comprendevo se dicevate che domani sarei stato io quello che se ne andava. E intanto il mondo accanto a noi cambiava.
Se vi giudicavo usavo il metro dell'amore e della logica. E intanto mi apettava la grande confusione che la vita avrebbe fatto in me.
C'è un giorno poi che non è tutto come vuoi, tra le persone che non possono restare più con noi. E senti già crescere dentro un'ansietà, per non sapere immaginare il peso della realtà. Ma non ci sono limiti per parlare aglia angeli: qualcuno ascolta.
Non ci sono limiti per parlare agli angeli: qualcuno ascolta
Compositores: Enrico Ruggeri (Passaguai), Luigi Schiavone ECAD: Obra #1237084