Lo sguardo fatto di poesia e quella sua malinconia e quella timidezza, dava una tenerezza strana.
Dietro alle tende c'era lei più consapevole che mai, che si stava innamorando senza sapere quando e come.
Mentre passava lo guardava con il cuore impazzito: se l'amore non è ricambiato diventa follia. E per la strada lo cercava come fosse un bambino. Se l'amore consuma vicino è un amore che dura di meno, ma l'amore ha bisogno di spazio, l'amore respira, l'amore va via.
Girano i giorni e il calendario come dei grani di un rosario; lei lo seguiva ancora come la luna con l'aurora.
Come la luna tramontava alla luce del giorno, certi amori non hanno ritorno ma non muoiono mai. E nella notte lo vedeva come fosse un miraggio. Cercava di mettersi in viaggio, raggiungerlo e fargli coraggio ma l'amore ha bisogno di fiato: l'amore respira, l'amore va via.
E Marta conserva una fotografia, Marta prepara un caffè, Marta raccoglie i pensieri e li tiene con sé.
Marta coltiva una rosa per lui, Marta che vive a metà, Marta che adesso sorride e domani chissà.
Marta con tutto quel mare che c'è, Marta che parla con Dio, Marta che scivola piano e si sente il fruscìo