Ancora una volta solo, senza più voglia di parlare. Potrei prendere il volo se solo sapessi dove andare. Ma sono ancora in terra dove mi hai lasciato tu: la guerra è persa e non mi muovo.
Sensi di colpa ancora per tutto quel male che torna indietro; è vivere che addolora , ma non si può vivere sotto vetro. E intanto passa il tempo che fermare tu non puoi, tra le miserie della vita in noi.
Brucia lento il fuoco dentro me e diffonde quel calore proveniente dall'interno. E' il più forte battito che c'è l'energia del sole, verso il lungo inverno che verrà.
E intanto la vita vola e ne sentiamo tutti gli affanni. Quello che ci consola lungo il disagio di questi anni è il nostro guardare il cielo che abbracciare tu non puoi, ma in certi momenti il cielo siamo noi, che ci illuminiamo quando ci sfiorano le dita; noi che ricominciamo quando sembrava finita.
Mentre la notte scivola e accarezza la citta, sale una luce e ci accompagnerà lungo nuove strade e questo bisogno di capire. Quando qualcno cade tu non laciarlo morire; tieniti stretto al tempo perché corre più di te, mentre la vita ancora esplode.
Sale in alto il fuoco dentro noi e colora quelle notti quando il sole si nasconde. L'ultimo miracolo che vuoi è il rumore delle onde che ti portano con sé.
Brucia lento il fuoco dentro me e diffonde quel calore proveniente dall'interno. E' il più forte battito che c'è l'energia del sole, verso il lungo inverno che verrà
Compositor: Enrico Ruggeri (Passaguai) ECAD: Obra #4454919