Fermi ai semafori lungo le vie, guardano gli alberi grigi ed immobili, fissano il vuoto poi scappano già; volti perduti in città. Stelle nascenti del loro spettacolo, dimmi il regista chi è? Tutti a cercare lo stesso miracolo. Vite difficili e il cielo lo sa; volti perduti in città.
Dentro alle macchine, fuori dai bar leggono e parlano, crescono e pensano, portano dentro persone e manie; scrivono ancora poesie. Poi si innamorano, ridono e piangono, hanno un segreto per sè. Lungo la strada nel cuore lo affondano. Vite già fragili e il cielo lo sa; volti perduti in città.
Ci sono anch'io e prendo la vita com'è. Chi sono io, che guardo lo spettacolo che c'è con gli occhi di un bambino?
Voci ai telefoni, frasi e bugie; quante parole che dentro non spiegano cosa ci spinge a cercarci tra noi, cosa davvero tu vuoi. Quanti silenzi, ma pochi li ascoltano; senti il rumore che c'è. Quando si è soli anche i muri si stringono. Vite impossibili e il cielo lo sa; volti perduti in città.
Ci sono anch'io e prendo la vita com'è. Chi sono io, che guardo lo spettacolo che c'è con gli occhi di un bambino?
Quanti silenzi, ma pochi li ascoltano; senti il rumore che c'è. Tutti a cercare lo stesso miracolo. Vite difficili e il cielo lo sa; volti perduti in città.
Ci sono anch'io e prendo la vita com'è. Chi sono io, che guardo lo spettacolo che c'è con gli occhi di un bambino?
Compositor: Enrico Ruggeri (Passaguai) ECAD: Obra #2946430