Mario, forse l'unica cosa di buono che hai fatto è non avere voluto figli così non hai fregato il mondo tra vent'anni chissà in quanti saremo in quanti rideremo ma ci pensi sul treno tutti impazziti a chiederci dove andremo Mario, ma tu guarda i miliardi che spendono a prendere i sassi nel cielo questi prendono, vanno, vengono, non fanno niente, è solo un volo noi quaggiù ci sbraniamo, gridiamo ti amo ma chi la sente la povera gente gente, e ognuno la pensa in maniera diversa ognuno ha la sua testa per lo meno un figlio ti fa compagnia, ma poi scappa e vola via poichè cerca di avere nella terra la luna son sempre gli stessi ad avere fortuna Mario, non ti resta che l'amore... Mario, non ti resta che l'amore... Mario, io ti vedo alle sei di mattina girare, te e la tua bicicletta Mario, due speranze nel cuore, un pò di giardino un sogno la tua casetta alla sera ti fermi nel bar quì vicino giusto per bere un bicchiere e nel bianco degli occhi nel rosso del vino muoiono le sere Mario, la domenica arriva sempre in ritardo pallida e senza fiato con te spaesato che inciampi negli anni e affoghi in un fiasco di vino chi lo sa forse è giusto, forse è sbagliato forse sarà destino Mario, non ti resta che ascoltare Mario, non c'è più la tua canzone Mario, dicevi adesso io vado ad aprire l'ultima porta Mario, dicevi adesso io vado via forse per l'ultima volta dicevi adesso io vado, io vado a dissolvermi in cometa, quanto basta per non sentire più il ritmo strano della vita Mario, io faccio il cantante e grido, e canto solo idee, ma chi l'ha detto che è giusto o sbagliato tagliarsi un colpo quì sulla testa lascia fare alla vita la sua vecchia fatica, siamo feriti quanto basta. Mario, non ti resta che ascoltare l'eco che hanno messo nel finale