Ero l'uomo che amava la pioggia Giacevo beandomi del tuo scorrere Lì tra I tuoi flutti c'è un dolce profumo Se lo sento tra la gente mi brucia ancora dentro Quella pioggia è forte, quella pioggia è calda Sei caduta in estate rinfrescandomi il cuore Ora arido e privo di tepore
Ti sei fatta ghiaccio non lasciandomi vedere Il rancore distorceva il mio dolore Sferzato dai tuoi venti, intriso del tuo sapore Mi agitavo per salvarci dalla fine Grida la tempesta, urla la tormenta Dell'amore per la pioggia e dell'innocenza Di un passato diverso, dell'ardore Del tempo che ne sbiadisce il dolore
Piangevi goccie gonfie di luce sul mio viso Sdraiati urlavamo I nostri sogni alla notte E la luna divorava le cose lordate Cancellandoci nell'eternità del tempo e per sempre Era la storia dell'uomo che amava la pioggia Che ora trema se il cielo si tinge di grigio Inventa nuovi nomi per I fiori che sbocciano Gioca alla vita, si maschera e ride Di un passato immerso nell'ardore del tempo che ne sbiadisce il dolore
Grida la tempesta, urla la tormenta Dell'amore per la pioggia e dell'innocenza Di un passato diverso, dell'ardore Del tempo che ne sbiadisce il dolore Quando chiuderà gli occhi al mondo Continuerai a cadere in modi infiniti Ancora bagnerai le sue ossa stanche Umide di sogni cristallini e non vissuti