Scorre lento il fiume fra le sponde, sembra placido e tranquillo e nella valle c’è gente che s’affretta a costruire una casa da abitare in questo mondo. Accanto al fiume, pietra dopo pietra, impastate col cemento, s’alzano le mura; piano, piano verso l’alto sale una casa e si copre con un tetto.
Ma la fretta d’arrivare fa dimenticare a tanti, alla gente che ben presto s’accontenta, che sulla sabbia non si fanno fondamenta.
E il cielo si fa cupo, dai monti scendono le acque turbinose; spazzano via le case costruite senza cuore e senza mente.
Finisce la tempesta, ma delle case non rimane niente. E la rovina fu grande per quella gente e chi l’ha visto ancora lo commenta: sulla sabbia arida del proprio orgoglio non si fanno le fondamenta.
Scorre lento il fiume fra le sponde, sembra placido e tranquillo e nella valle c’è gente che fatica a costruire una casa che non è per questo mondo. impastate col cemento, s’alzano le mura; piano, piano verso l’alto sale una casa e si copre con un tetto.
E son lacrime e sudore per scavare fra le schegge, sotto il sole ardente e la tormenta, ma sulla roccia si costruiscono le fondamenta!
E il cielo si fa cupo, dai monti scendono le acque turbinose; urtano contro le case costruite con fatica e con sudore. Finisce la tempesta e la casa sta ritta sotto il sole.
E la gioia fu grande per quella gente e chi l’ha visto ancora lo commenta: sulla roccia della Parola Viva si costruiscono le fondamenta.