Con la morte nell’anima in un silenzio periferico all’angolo del buio Karol un amore dai capelli biondi cerca la libertà sull’elenco telefonico io sto male ma tu non mi rispondi Prigioniero in un carcere di parole dove è il bagno seguo la mia ombra in una fabbrica per capire un lavoro in bianco e nero licenziato un compagno ma non sono abbastanza serio per morire In un’alba sporca sotto un cielo color preservativo Karol insegue personaggi da romanzo capelli di lana nascosta dietro la tenda di un punto interrogativo con la foto di Gary Cooper nel film per chi suona la campana Non ho ancora imparato a vivere e il viaggio di ritorno con un coltello piantato sulla schiena del cuscino una febbre da cent’anni di solitudine per contorno delle frasi e un laccio dalla scarpa del mio assassino Karol carina con la sua nausea nel sorriso ed io vorrei amare una dattilografa per seguire la classe operaia che al cinema va in paradiso ma non sono abbastanza serio per morire Allo specchio sputo sulla mia fronte del porto all’ultimo spettacolo ho perso un bottone crocifisso con puntine da disegno lo schiavo è morto tra recinti simbolici io solo un buffone Karol suicida la sua infanzia felice crosta di marmellata un taglio di forbici per uscire dal suo ruolo con una sciarpa molto femminile si è impiccata la cameriera l’ha sepolta in un lenzuolo Mi faceva schifo il suo dolce sorriso ora ricordo ad un clawn l’orecchio di Van Gogh per sentire il dolore io un fallito anche lei è d’accordo ma non sono abbastanza serio per morire Il silenzio si è deciso al circo i suoi chiodi ha raccolto ed io abbandono questa specie d’amore almeno Cristo al terzo giorno è risorto finalmente da Gianni oggi si muore La ragazza che sogna in ufficio è mia sorella senza dubbio crede che sia solo una canzone ma si sbaglia non sono un topo e senza caramella sarò già lontano fuori dalla mia prigione Come un vecchio attore con un coltello da cucina reciterò la mia morte inventerò libertà e voglio vedere il mio sangue sulla tua gonna da copertina e fra tanti amici spero che qualcuno mi ricorderà Lo shampoo non basta per la forfora nel cervello senza un alibi condannato al mio processo mia madre piangerà se mi ucciderò prima di carosello forse solo nella morte diventerò me stesso E ringrazio il mondo per l’amore che non ho avuto ma non sono un buon figlio decisamente non ci so fare che strano morire senza aver realmente vissuto e domenica ultima replica spettacolo familiare