Ti riparlo di un tempo che in questo momento non ha più valore. Riparlo di Montmartre dei fiori di lillà sbocciati alla finestra della nostra stanza colma di speranza e di un grande amore. Pittore vuole dire poco da mangiare ma io non piansi mai.
La boheme, la boheme significava felicità. La boheme, la boheme era una nostra bella età.
E nei caffè vicini eravamo qualcuno che aspettava la gloria dei poveri si sa ma a dir la verità ci credevamo tanto tanto che una tela poi si trasformava in un pasto caldo e tutto senza un soldo intorno ad un camino l'inverno non c'è più.
La boheme, la boheme vuol dire vivere così la boheme, la boheme amare tutti e dire si.
Molto spesso accadeva che al tuo cavalletto passavi la notte e disegnavi me, che stavo lì per te per ore ed ore intere e poi alla mattina morti di stanchezza ci trovava il sole e scendevamo insieme tutti e due felici a bere un buon caffè
La boheme, la boheme aver vent'anni insieme a te. La boheme, la boheme non t'ho rivisto proprio mai.
Quando un giorno per caso ti ritrovi a passare davanti a casa la casa di Montmartre non vedi più i lillà tutto sembra triste e sopra quella scala non passa più la tela ora è tutto nuovo tu sei un gran signore che muore di dolore e che non piange mai.
La boheme, la boheme senti una voce e pensi a me. La boheme, la boheme indietro non si torna mai
Compositores: Jacques Plante (Forestier Claude), Charles Aznaourian (Aznavour) ECAD: Obra #775638 Fonograma #5293734