Avverto il filo di una ragnatela avverto il filo di una ragnatela avverto il filo di una ragnatela.
Non si vede, ma io l’ho sentito sottilissimo mi ha toccato credevo di poterlo eliminare con tanta facilità ma quel filo non mi abbandonava. E quando usciva dalla bocca una parola per strana fatalità era un filo in più che si aggiungeva. E col mio sforzo di agire, capire io complicavo, intrecciavo le fila e piano piano si formava una tela.
Ora è fitta e complicata ma ho capito la struttura sono certo che l’uscita è qui! Ma ecco un altro filo proprio lì.
Se c’è una tela, dev’esserci un ragno si tratta certo di un nemico esterno come un padrone, un guardiano o un dio ma stiamo attenti, potrei essere anch’io!
Come una mosca, io Basta! Sono tutto attorcigliato dentro orribili tremende ragnatele. Basta! non devi startene bloccato, tira fuori la tua rabbia più bestiale. Ed ogni mia parola crea un altro filo in più, ogni volta di una tela sempre più contorta.
Tira indietro la tua testa… lo sai che giorno è? Hai scordato la tua festa, non trascurare il tuo buon compleanno!
[Coro:] Tanti auguri a te! Tanti auguri a te!
Come una mosca, io Basta! mi hanno tolto, mi han distrutto le schifose ragnatele che ciò addosso. Basta! me le sento dappertutto, sul mio corpo, sul mio viso, sul mio sesso. Ed ogni mia parola crea un altro filo in più, ogni volta di una tela sempre più contorta.
Lei c’aveva gli occhi chiari, rideva come me ci si sente più sicuri, uniti e abbandonati nell’amore! Sì, questo amore splendido… Avverto il filo di una ragnatela…