[parlato]: Il polpaccio nella mia vita non è determinante. Ne posso benissimo fare a meno. Quando m’è caduto non me ne sono neanche accorto.
Ahi, ahi, ahi, ahi!
Perdo i pezzi ma non è per colpa mia se una cosa non la usi non funziona ma che vuoto se un ginocchio ti va via che tristezza se un’ascella ti abbandona.
Che rimpianto per quel femore stupendo ero lì che lo cercavo mogio mogio poi dal treno ho perso un braccio salutando mi dispiace che c’avevo l’orologio.
Ahi, ahi, ahi! [parlato]: Che distratto, perdo sempre tutto!
Passeggiavo senza stinchi col mio amore ho intravisto nei suoi occhi un po’ d’angoscia io l’amavo tanto e c’ho lasciato il cuore c’ho lasciato già che c’ero anche una coscia.
A una festa con gli amici ho perso un dito "Ve l’ho detto di non stringermi la mano!". Son rimasto un po’ confuso e amareggiato quando ho visto le mie chiappe sul divano.
Ahi, ahi, ahi! [parlato]: Che routine. Così uno si smonta. Guarda quello lì, c’ha ancora una tibia. Che invidia.
C’è qualcuno che comincia a lamentarsi "Che disordine in città ", io lo capisco tutto pieno di malleoli e metatarsi a momenti scivolavo su un menisco.
Oramai io camminavo con il petto c’era uno senza pancia, un po’ robusto era fermo e mi guardava con sospetto solidale c’ho lasciato mezzo busto.
Ahi, ahi, ahi! [parlato]: C’era lì anche un mendicante, senza gambe e senza braccia. Non lo cagava nessuno!
Con quel poco che c’ho ancora me la cavo non mi muovo ma ragiono molto bene ora c’ho praticamente un gran testone e un testicolo per la riproduzione.
Ahi! [parlato]: Va be’, vorrà dire che non farò sport. Ahi! [parlato]: Però mi vengono bene le parole crociate.