Che tu ne faccia meraviglia o spettacolo banale lacrime a rendere o scherzo di carnevale neve di ferragosto, macchina per sognare musica per i tuoi occhi o parole da conservare… O come un ladro da quattro soldi lo butti giù per le scale perché nel buio non l'avevi visto ma lo sentivi respirare, e ti teneva sveglia per ore…. Perché nel buio non lo volevi, ma ti teneva sveglia per ore…
Regina del tempo della sabbia e del vetro della fine di tutti i numeri e dell'inizio dell'alfabeto, dimmelo adesso, dimmelo ora dove posso lasciare il vestito come posso asciugare la pioggia che bagna il tappeto.
E guarda l'amore che non ha commenti da fare. L'amore comunque che non ha paura del mare da attraversare…
Che si trasforma in colore per la notte che resta, e il viola diventa rosa e illumina la tua finestra, come una medicina o un dolore da rinnovare o un desiderio spietato che non puoi rifiutare, ed è così che ti lasci guardare è così che ti piace, così che ti fai immaginare…
Regina del tempo della sabbia e del vetro della fine di tutti i numeri e dell'inizio dell'alfabeto, dimmelo adesso, dimmelo ora, dove posso lasciare il vestito, come posso asciugare la pioggia che bagna il tappeto.
Compositor: Francesco de Gregori (Gregori Francesco) ECAD: Obra #1981004