Era lì sulla finestra del mio bagno una gamba fuori ed una dentro "Senti, scusa ma io sono qui per sbaglio ma non so proprio come fare con lui con lui, con lui che non mi lascia stare sì e tu, se vuoi, tu tienimi un po’ qui se puoi" "Il mio ragazzo non lo sai ma è proprio pazzo di mestiere fa il prestigiatore e con me una magia vuol tentare con una sega in due mi vuol tagliare ma io, io, io non mi infilo in quella cassa mio Dio, mio Dio, lui sbaglierebbe apposta si! Oh si!" Oh! sì, ma io che c’entro ? Io ero qui e mi ero chiuso dentro così felice col mio giornale io ero qui a meditare e tu miraggio strano che stai seduta sopra mio asciugamano come un sogno svanirai se chiudo gli occhi ti dissolverai. Oh! E invece no, non sei sparita e hai continuato a raccontare "Il mio ragazzo è stato anche lottatore e una fila di mattoni sa spaccare con un colpo di Karatè... oh! Ma io, oh! Io, io mi sentivo il freddo dentro no! Mio Dio, mio Dio" Ma io che c’entro? E poi dalla mia vita come sei entrata così ne sei uscita, con un salto plateale sei scesa giù dal davanzale eh tu, miraggio ormai lontano ed io qui con il mio giornale in mano come un fesso a meditare guardando giù dal davanzale... Oh! Eh tu, miraggio ormai lontano ed io qui con il mio giornale in mano come un fesso a meditare guardando giù dal davanzale…