E fra mattoni giallo oro, tetti cupi e balconate d’improvviso prende il volo uno stormo di colombe. E un bambino in monopattino passa accanto a una fontana si ferma a bere per un attimo, son le dieci di mattina… Sì, lo so che non è vero, sì lo so, ma son sincero. E non esiste più, non ritrovo più la città che io vorrei è scomparsa ormai, ingoiata ormai la città che io vorrei, che vorrei… Esce come per incanto dal buio freddo di un portone una sposa tutta in bianco sorridente incontro al sole. E un signore sconosciuto dietro il verde di un cancello muove in segno di saluto una mano e se ne va… Sì, lo so che non è vero, sì lo so, ma son sincero. E non esiste più, non ritrovo più la città che io vorrei è scomparsa ormai, ingoiata ormai la città che io vorrei, che vorrei… E una madre, dolcemente accarezza piano piano il suo bambino sulla fronte… Sì, lo so che non è vero, sì lo so, ma son sincero. E non esiste più, non ritrovo più la città che io vorrei è scomparsa ormai, ingoiata ormai la città che io vorrei, che vorrei…