E dormiamo sonni pieni di timorosi agguati Fragili come la superficie del mare Come un gigante nudo che usa il vento per farsi accarezzare E quando il buio arriva e scioglie i nostri lacci Tu diventi un'onda che le mie braccia non possono afferrare E come d'incanto sei arrivata con i tuoi sonagli Riprendi i tuoi vestiti Ed esci dai miei sogni ...e m'incanto a guardare la mia carne che tu sai tessere, Sai disfare È già sera E non posso più nascondermi Come un'onda che impazzisce e schiuma su uno scoglio Tu mi sommergerai E noi qui ad illuderci di sedurre il tempo ma Come un onda che impazzisce e schiuma su uno scoglio Tu ti dileguerai. E saltiamo tra le valigie riempite e disfatte Case montate e smontate Frammenti di viaggi notturni Vagoni volanti Risate di passanti che si gustavano l'attesa Di un desiderio ancora per poco inappagato E nell'illusione di annullare le distanze Aumentare l'andatura Disegnare nuovi equlibri Penelope sai Come te anche io sono stanco Di capire tutto quando Le cose se ne vanno Vai giù! nell'abisso! Poi su! e capisco che tra un respiro e l'altro esiste il luogo dell'assenza