Roberto pensava: "Se mi lavo i capelli sara' piu' facile farsi notare! Questa sera alla festa devo avere il coraggio di chiederle di ballare, la stringero' piu' forte che posso per farla sentire al sicuro stando attento a non diventare rosso se qualcuno mi prende in giro.
Mamma, adesso devo andare non stare alzata, non ti preoccupare e' tanto tempo che aspettavo questo momento e che pregavo, Mamma, quanto ti ho voluto ma adesso sto crescendo e forse non avro' bisogno dei tuoi occhi e del tuo aiuto."
Roberto pensava: "Se mi guardo allo specchio ancora non so chi sono: somiglio a mio padre, senz'altro, ma forse non sono un uomo e guardo le donne per strada e mi sembrano tutte belle che quando ci penso solo, a letto, ho i brividi sulla pelle.
E mamma, sai, la festa, volevo dirtelo... non e' che sia andata bene... Lei non e' neanche venuta, senza avvertirmelo forse non sa che stiamo insieme... Tanto la vedo domani, domani domani all'entrata di scuola, magari con un po' di fortuna riesco a trovarla da sola, la portero' a mangiare un cornetto di quelli che scottano ancora... mi chiedo se quello che chiamano amore e' questo nodo che mi prende alla gola...
Mamma, adesso devo andare se faccio tardi non mi so svegliare, ci avrei giurato che eri alzata un po' in pensiero, un po' arrabbiata. Mamma, forse mi hai cresciuto, ma adesso sto piangendo: sembrava tutto facile con i tuoi occhi e col tuo aiuto..."
Roberto pensava: "Se mi infilo nel letto nessuno sapra' piu' dove sono nessuno verra' piu' a cercarmi per chiedermi se sono un uomo"