Il telefono ringhia, ho paura che sia proprio lei a telefonare Ma intanto che squilla mi ricordo delle onde che non seppi amare
Onde, onde, ancora onde, dov'è andato il mare? Ci voglio ritornare
Ma non lasciatevi ingannare da due parole scritte male Scritte per tappare un buco, la memoria è un gioco Vedo dieci scene, tre sono reali Le altre sono sogni tutti andati a male Quasi quasi vado a fare un tuffo in mare Quel mare che non seppi amare e che ora è diventato amaro Di Bari io vedo solo il faro A Roma io sto fisso al foro
Ma ora che sono di nuovo innamorato io rivaluto il passato Per non affogare Penso a chi mi ha amato, o almeno mi ha accettato O forse solo usato, per piacer del foro mi ha sfruttato Poi per ansia e angoscie mi ha pisciato Datemi dello sfigato (sfigato)
E penso ancora a quegli ulivi che suonano nel vento caldo Come insetti estivi E il sole che come un giaguaro siede sotto I colli e i fiori di mia nonna Dentro due vasi d'argilla, due gatti Un vecchio ed una donna, due bimbi che giocano a palla Sullo sfondo il mare e una barchetta gialla Che a mala pena resta a galla
Onde, onde, ancora onde, dov'è andato il mare? Ci voglio ritornare
Ma il giorno è arrivato che devo partire, uno zaino Un cane e tre cose da dire Io mi chiamo Marco, ho 19 anni e sono un bugiardo La porta si apre e mi caccia di casa, chitarra alla mano comincio a cantare la strada è lunga ed il sole mi appare, mi batte la schiena
Le strade in salita son più faticose Ma in discesa si cade più spesso Le scorciatoie, se si fanno spesso Ci fanno sbagliare Ma è meglio sbagliare che non fare niente, è meglio Sbagliare che non provare
Laggiù c'è una scorcio di blu, più su i gabbiani Fan "cucù" Ma tu non ci speravi più che sarei tornato Che ti avrei amato Sei stata giusta ad avermi lasciato sono cambiato forse ho Capito che mi hai aiutato, il mare è agitato
Il telefono ringhia, ho paura che sia proprio tu a telefonare Ma intanto che squilla Mi ricordo delle onde che non seppi amare
Mare, mare, sto in alto mare Cosa mi trattiene dal tornare?
Ma ora che sono tornato riassaggio Questo mio passato che sa un po' Di vento caldo e di salato Il mare schiva il mio saluto E un'onda incespica su un mucchio di rocce
Muschiate ed un gabbiano scopre che non è più estate Il mare con aria di sfida aggrotta un po' la fronte e poi mi indica una tempesta all'orizzonte dove aspettano svogliati due fulmini divorziati
Io guardo senza sentimento Ma scopro che le pietre parlano di me col vento E che è un complotto messo su tutto dal mare Quel mare che volevo amare E che ora mi vuole ingannare
Mare, sai cosa ti dico? Ma vai a cagare
Laggiù c'è uno scorcio di blu, più su i gabbiani Fan "cucù" Ma poi stai attenta che tu mi dovrai conquistare Mi dovrai amare, dovrai studiare ogni mia mossa dovrai Imparare ogni mio sguardo Dovrai cercarmi, stare al mio passo, dovrai imitare il mio respiro Sincronizzare il tuo cuore col mio, sognarmi di notte Prenderti cura del mio cane nero, dirmi sei Dio