Zero niente novità e di lavoro faccio l'angolo di un bar con un cappotto pesante e leggero con un futuro da cani bastardi zero donne zero soldi zero amici zero sguardi zero palle zero pugni zero stelle zero sogni Ero prima di esser me il novemiladuecentotrentatré avevo casa bollette e patente avevo un corpo ma dentro non c'ero e ora sono trasparente non più bianco non più nero sconosciuto al mittente finalmente zero zero Zero e chi si muove più se anche l'amore è un noioso su e giù e tu ragazza col sole fra i denti e un assorbente al posto del cuore tu che a letto davi i punti e mi tenevi prigioniero fra le gambe e i sentimenti ma per te contavo zero Non mi piacciono i perdenti voglio un uomo più sicuro che è nel giro dei potenti quelli che ce l'hanno duro Sì tutti i numeri uno e va bene così tutti in centro a Milano e nessuno che aiuta nessuno ma io sono amico di un treno che passa di qui e mi porta ogni giorno il profumo del mare e un vestito da zero Zero è una malattia che non si viene più neanche in fotografia in questo mondo di ricchi panini come granelli di umana polenta forse siamo dei bambini in piscine di placenta siamo gli ultimi dei primi perché il mondo non rallenta Sì tutti i numeri uno ma senza di me come fate a far dieci a far cento a far mille miliardi da zero... Senza gli zero chi se ne frega dell'acqua e sapone voglio una vita di barba e pensiero voglio un grande scatolone che si vede solo il cielo e una doccia d'acquazzone tanto il sole asciuga e costa zero
Compositores: Giancarlo Bigazzi, Marco Masini ECAD: Obra #3321626