Quel che fa paura come i tasti estremi del pianoforte come le falangi delle dita quando la mano è magra, prima della morte Quel che fa paura come quelle strade in salita sbarrate soltanto dal cielo da quelle dita Quel che fa paura come le scale di legno di gialle cantine come le statue di marmo nelle chiese come le donne nude e distese, viste dal rosa di tendine Quel che fa paura come la scia di un benzinaio aperto, nelle strade di deserto americano come i fulmini senza tuono di primavera rumena dove il povero è buono e il cattivo non piega mai la schiena Quel che fa paura quel che fa paura...
Quel che fa paura come il giallo lampeggiante dopo l'ora di cena come l'ora di cena quando il giallo lampeggia e non hai neanche il pane da mangiare Quel che fa paura come un battesimo bianco consumato nel fango come una cresima dal sapor di buco nero e di nozze ammazzate gridando "non aver paura, non aver paura" A un bambino queste cose son lontane come salti di rane dentro immense paludi come sputi a gola secca scagliati contro un'onda del mare.