Il giorno che mio nonno è ritornato Qualcuno scommetteva \"Non è lui, Sembra diverso nello sguardo e nel sorriso E quei gambali lui non ce li ha avuti mai\" Ma lui parlava e raccontava E sorrideva con cordialità
\"La nave è andata troppo piano, L’America è una donna che non si stanca mai Quando sei giovane ce la fai Però in trent’anni mi ci sono massacrato E mi sono consumato fino al cuore E non ce l’ho fatta più
E poi la terra non si lascia\" (Giù bottiglie, giù risate e giù canzoni) \"No, la terra non si lascia La terra è amica e non tradisce mai\"
Un giorno poi mio nonno s’è sposato S’è preso la più bella della città Sempre fedele, sempre riservata Senza pretese e senza tante vanità Lei che rapita dalle sua cravatta americana Gli ha dato la mano e gli ha detto di sì
E così lui se l’è portata via
Nel cielo nel vento nella primavera E dopo la notte dopo il paradiso Un po’ per usanza un poco per ingenuità Lei gli disse \"Adesso prenditi la mia vita È giusto che appartenga a te\"
Ma lui la prese tra le braccia Dicendo \"Tu sei il porto della mia pace Ed io non voglio la tua vita Mi basta solamente un po’ d’amore\"
E adesso che mio nonno s’è invecchiato Confonde le stelle coi ricordi di gioventù Giorno per giorno qualcosa l’ha tradito Un po’ come aspettare Qualcuno che non verrà mai Un po’ come svegliarsi nel cuore della notte E sentirsi più soli in mezzo alla città
L’inverno gela anche i tramonti Spezza corolle stempera colori Piega le donne al pane e ai focolai E gli uomini alle carte e alle osterie E i cani silenziosi e desolati A rincorrere perdute dignità