Quanta pace giĂą nella valle Non si sente nemmeno un rumore Il mulino la miniera le baracche Tutto vuoto tutto fermo tutto abbandonato
GiĂą nel fiume i contadini Hanno smesso di tirare l’acqua tanto è inutile Chi è rimasto è soltanto per morire qui Chi vuol vivere s’è giĂ scelto una cittĂ
La tua casa lentamente va cadendo Vetri rotti vento e carte e porte che non chiudono Ogni volta che ci passo mi ci fermo un po’ Anche adesso mi ricorda quando c’eri tu
Ora il cielo si chiude E il tramonto è una lingua di fuoco Come un rito antico Per antiche consuetudini Ogni odore si confonde nella sera Ogni colore si perde nella oscuritĂ
Per le strade deserte la notte Quando sale la luna Ogni tanto un’ombra senza forma Appare all’improvviso e se ne va E quando cerchi di chiamarla di seguirla Non la trovi più Vagabondi timorosi o solitudine
Credi adesso non so proprio cosa dire Ho il mio cane che mi sta morendo tra le mani Forse un giorno o l’altro io ti ritroverò Ma per ora voglio stare un poco qua