Rit. Dimmi che non siamo uguali, Dimmi che siamo lontani Dimmi che non siamo uguali, Dimmi che di-dimmi che... Dimmi che non siamo uguali, Dimmi che siamo lontani Sono diversi i nostri pensieri Un'altra cultura, un'altra identità
La realtà è che a me non importa, Qualunque cosa sia, di sentirla un'altra volta Chiudo la porta, alzo lo stereo E tutto quanto di colpo sembra più vero Non sparo a zero su chi non ha difese Non ho lo stipendio sicuro alla fine del mese Le mie pretese riuscire a fare bene questo Starmene tranquillo e vaffanculo tutto il resto Presto presto! correte che va a fuoco! Esco frsco alla fine del gioco Ogni testo è parte del mio contesto E ciò che riesco a fare a te piuò sembrar poco Dimme se vuoi, dimmi se puoi cambiar qualcosa Altrimenti non ti ascolto neanche me ne torno a casa È un'altra porta chiusa che mi si sbatte in faccia È un'altra traccia che produco e mi da la caccia Occhio qui, occhio chi, e occhio a questa feccia Hai sbagliato italiano e ti sciolgo treccia per treccia Oh si, questa merda è sempre più ascoltabile E tu da me sei divero quanto lo è un disabile Nesli, preciso come il dito di un contabile Deciso come il taglio di un cutter fra queste pagine Testa mobile per ogni generazione Nesli è il mio nome, rime a ripetizione.
Rit.
Uno per lo show due per i soldi che non ho Tre per gli stronzi che non mi passano il video Tutto il resto è il volume alto dello stereo Strano ma vero, tu fai di più e loro meno Se non hai un contratto, una firma bianco su nero Conti meno di zero, più che un perfetto nessuno La cosa che mi passa per la testa è "'fanculo!" Farò ciò che voglio, lo farò di sicuro Meglio non perdere tempo mettersi al lavoro Meglio non sentire le stronzate che ci sono in giro Comunque vada sarò quello che sono Comunque vada farò sentire il mio suono A un'altra cultura, un'altra identità Non importa, purchè non si presenti alla mia porta Il giorno che accadrà asarà una giornata storta Dimmi che non siamo uguali, Dimmi che siamo lontani costa a costa!