Prendo tutte le mie cose e poi scappo via Prima che venga a catturarmi la polizia Prima che gli incubi mi portino alla pazzia Faccio l’ultimo sorso e mi dico sia quel che sia Alzo il volume della musica che ho in testa Continuo il mio cammino perché la mia strada è questa Resta soltanto la voglia nello specchio Tra me e i miei occhi tra me e il mio vecchio sento l’effetto che fanno tutte le paranoie Penso all’affetto dei cari e alle loro gioie Penso forse troppo forse perché fumo troppo Forse perché sono paranoico e a volte scoppio Devi crederci anche se non sembra vero Devi lasciarti andare e iniziare a farlo sul serio Devi apprezzare il nero Devi apprezzarlo sempre Devi provare un po’ di più a fidarti della gente È come il tuo lo sguardo che è dall’altra parte È come Marte lontano e pieno di mistero È la passione che disegna questo volo L’ispirazione di un secondo nato all’altro polo Di te stesso di questo universo e del modo di volere le cose ad ogni costo Ora non riesco a vedermi in un altro posto Proprio non posso premo lo stesso tasto E ogni volta che lo faccio ha sempre un suono diverso Vivo ogni giorno immerso in questo sogno Vivo il bisogno di stare bene come impegno vivo e cerco di lasciare in questa vita un segno Ritornello: tutto quello che io vivrò racconterò Senza pregiudizi nei confronti di chi incontrerò Io voglio dirti tutto io voglio darti tutto Altrimenti ci sto male di brutto (X2) Quando puntai su di me io con l’esperienza di un bidé Raga adesso zero confidé vedo merda anche sul pancarré Ma tu che non fumi hai ancora i nervi apposto E neanche ascolti il rap mi vedi che ballo con in bocca Una canna che sembra un jet metà memoria l’ho bruciata L’altra metà l’ho fatta a fette giro per casa ancora in cerca di alcool e di sigarette in giro mi conoscono come un tipo un po’ strano ho fumato a casa tua ha preso fuoco un divano tranquillità non me la vedi perché la mia è volata al vento la mia ragazza mi ha detto che non mi ha visto mai contento perché ho la testa incastrata da queste voci che sento mi dicono Fabri stai attento con calma sei il più lento e il brutto è che adesso Mi sento morto con il tempo come una volpe imbalsamata a occhi fissi Sul pavimento e se anche tu hai contribuito ad incastrarmi non lo scorderò È tempo di vendetta e che ne è stato lo racconterò! Ritornello.
Compositor: Francesco Tarducci ECAD: Obra #1560591