Sempre così suonano tutti i bicchieri Poi le donne e gli amici si vestono in fretta e io gli ascolto i motori Se ne vanno lasciando il silenzio tra la cenere di un venerdì Mezzanotte tra i piatti di carta e la bottiglia di gin Si può morire così sbranati dal desiderio In questa notte d'estate che esplode di luci e ci incanta il pensiero Il mio sole è lontano ma sì ogni sole si accende da qui Di fedele mi restano gli occhi e questa camicia che ho Le grandi solitudini ci fanno così ruvidi E staccano i telefoni, tu chiama col cuore se vuoi E immagino quel brivido quando torno a vivere negli angoli di un corpo diverso dal mio E il giorno scivola via la faccia sul marciapiedi Siamo navi partenti ma quale bandiera siamo sempre stranieri Ma balliamo da soli lo stesso aspettando il miraggio di un sì Ci va bene un amore anche espresso solo scaldato così Le grandi solitudini se arrivano a sfiorarsi, lo so Si spogliano in un attimo e via Daremo fuoco a questa signora la notte Che esplode dentro all'anima qui e ci scrive la storia di noi Siamo un passo di tango, di samba, un fandango, uno sputo d'eroi Ma fingiamo di amare lo stesso, anche un'ombra che passi di qui Nascondendo in un grumo di sesso di un vuoto pieno di sì
Le grandi solitudini ci fanno così ruvidi Ma siamo teneri, lo so, dimenticati però Le grandi solitudini se arrivano a toccarsi lo sai Non bastano i telefoni del mondo per dire tutto di noi Tutto di noi.