Quando partì con l'ordine di leva la madre lo pregò di riguardarsi Salì sul treno come un condannato Piegò le spalle e finse di adattarsi Sentiva freddo e aveva un po' paura E poi si rifiutava di accettare che un pezzo della vita dovesse regalarlo Per divertire qualche generale Così arrivò, trovò la sua divisa Gli diedero un assetto militare La disciplina, l'indottrinamento, rispondere di sì senza pensare S'armò di gloria, di sacre convinzioni Qualcosa che ti cambia, ti snatura Un corpo senza mente che spara, spara e uccide per procura Un treno è passato una volta e non è più ritornato Da noi son rimasti un bambino ed un vecchio soldato Che resta lì tutto il suo tempo e narra giorni migliori Racconta una guerra perduta e la chiama valori Si ritroverà tra ignoti contendenti portando con le armi la sua pace Sapremo poco dei combattenti dal fronte quasi sempre tutto tace E dietro al fronte dovremo adoperarci Installeremo missili a milioni E quindi scopriremo che in fondo siamo solo dei ciglioni Avremo ancora fulgidi ideali, un capo senza macchia da seguire Un angelo di morte che corre, corre e uccide l'avvenire Un treno è passato una volta e non è più ritornato Un treno è passato una volta e non è più ritornato Da noi son rimasti un bambino ed un vecchio soldato Che resta lì tutto il suo tempo e narra giorni migliori Racconta una guerra perduta e la chiama valori Il vecchio da dentro il cancello non vede nessuno Ignora le tracce di sangue coperte dal fumo Racconta di nobili gesta di patrie guerriere Risveglia fantasmi passati per farne bandiere.