Correre, correre, correre, correre Con la mente correre verso nuove strade Che non sono strade ma sentieri duri Con davanti case che non sono case Ma soltanto muri bianchi in pieno sole Che ti acceca gli occhi, che ti fa sudare, che ti fa soffrire, piangere, cadere Ti fa bestemmiare come un carrettiere e ti asciuga i sogni sparsi nelle vene Fa dimenticare quando stavi bene, ti cosparge sale dentro alle ferite Che ti impone regole mai esistite E tu sei lontana, e tu sei lontana… Ridere, ridere, ridere, ridere Come un matto, ridere della mia vita Che non è una vita, è una luce spenta Che mi lascia al buio solo qui a lottare Con la mia coscienza piccola bastarda Che non mi da pace, non mi fa frenare Non mi dà più il tempo di giustificare quello che ho sbagliato e non vorrei rifare E mi da un'immagine di derisione E mi mette a parte del mio fallimento di una tirannia senza ribellione D'una foglia morta che è in balia del vento E tu sei lontana… Il fuoco non risponde, se non lo accendi tu Mi sento troppo solo Io non esisto, non esisto più Mi sembra di impazzire Io non esisto, io non resisto Stringere, stringere, stringere, stringere, Con i denti stringere fino a sentire male Che non è poi male se ti può servire A sentirti vivo per trovare la forza di non annegare dentro a un'indecenza Di giornate piene da dimenticare, di giornate vuote tutte da riempire Con insofferenza che mi fa morire E tu sei lontana….