Gibbo e l' esofago, che coppia di cacconi Dio li ha fatti poi li ha accoppiati 'sti due grandissimi estronzoni Che accoppiata mamma mia, se li vedi te spaventi Lui oréndo, lei orìbbile e per giunta deficienti Se li becchi per la strada non esitare tela Portano più sfiga d' en gatto nero sott' a 'na scala E se per tua sfortuna ti rivolgono la parola Stai tranquillo che un tumore già ce l' hai Via, su andate via, dài andate via, brutti escrementi parlanti Lontano, lontano, lontano, maledetti fottuti Giù in fondo, giù in fondo all' ano Merde... oreste e gaetana, sì: merde.. gibbo e l' esofago Stronzi... due grandissimi stronzi, due teste di cazzo così Lui c' hà la faccia da paesano coglionazzo Con le guanciòzze rosse ed é una testa di cazzo I capelli neri neri, il sorriso da demente Ogni volta che apre bocca sembra proprio un deficiente L'esofago invece é alta un cculo e mezzo C'hà i tacchi de dù metri ma é sempre bassa come un cazzo Pallida come un topo, cojona come 'na jena T'assicuro che chi ce parla poi je mena Non vi possiamo vedere, ci fate cacare Ci fate cascare i coglioni; brutti, ma proprio brutti Sempre più brutti, siete i più oréndi di tutti (rit.) La cosa é preoccupante, questi sò pericolosi Sono infetti, sono marci, sono merde, son lebbrosi Dobbiamo sterminarli a fucilate in testa Bruciarli tutti e due e poi fare una gran festa Addio gibbo, addio esofago... che merde che eravate Stavate sempre appiccicati ma neanche chiavavate Sulla vostra làpide scriveremo a stampatello "son vissute pure troppo queste teste di pisello" Morire, dovete morire, dovete schioppare Andare per sempre a fanculo; e' inutile chieder pietà Ormai é troppo tardi, brutti zozzoni bastardi (rit.)