Ora Dormi Il mio dito, sulla tua pelle che scotta si muove e scrive, poi si ferma e scrive ancora, scoprire, quant’è profondo un respiro, prima di tirarlo e che nel farlo riesco solo a accarezzarlo in superficie felice, chi non si spiega quella lontananza, la sta aumentando a dismisura impazzendo per accorciarla chi parla, della paura, sa che l’accresce ma che se riesce la cattura stavolta è per sempre la cura bussa prepotentemente, c’ha la forza di chi prova, di chi provoca, di chi probabilmente mente il destino logora, nel gioco delle aspettative, te aspettati verità , solo quelle mie quelle universali non esistono si perdono, nella libertà , e assomigliano a bugie in un battito di ciglia viaggio mille miglia, pelle vaniglia e il pensiero si attorciglia nel sentiero il vero è morbido ciniglia, nel nero, la luna origlia ognuna delle mie parole e se ne meraviglia una bottiglia e i suoi messaggi, se qualcuno li leggesse annegherebbe in questi s.o.s., le grida perse nel mutismo, sono il più grande degli strilli e tu lo vedi perché brilli dirti, di darmi il tempo di viverti, è un modo come un altro per esprimerti i miei limiti i miei limiti… Ora, chiudi gli occhi e respira siamo all’inizio del volo che colore ha il buio stanotte? Tu, fai da tetto alla disperazione di un uomo dammi un colore per affrontare la notte Ora, chiudi gli occhi e respira siamo all’inizio del volo che colore ha il buio stanotte? Tu, fai da tetto alla disperazione di un uomo dammi un colore per affrontare la notte La pioggia mi riga il volto, sotto la tua finestra e se non vado via è perché la mia magia è sempre la stessa chi resta e poi va via resta di nuovo, uomo dentro il suono di un emorragia e se non domo la frenesia, subisco il tuo fascino il mio battito non lo regalo a chicchessia l’ironia del destino, si fa burla delle nostre urla, melodia per il cammino terapia della giungla dove vuoi che giunga con le parole, è brutto qua il silenzio dice molto o addirittura tutto vivo l’urto della mia natura degli inverni inaccessibile dal momento in cui tu mi afferri Rit. Ma te, hai il profumo che sa di speranza, che mi avanza nella testa e che per quanto ci resta mai che mi basta vai che non basta, vai che non passa, vai che non lascia mai, dai che lo so che o sai i miei guai sono, tutti nel tuo sorriso, quello di chi vive il Sud del globo e se me lo godo ho deciso perché ho ucciso i miei demoni con i sogni, e ora stella dormi, buonanotte…
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