È stato forte il desiderio di partire di visitare tutti gli angoli del cuore e regalarmi al primo sole della gioventù... Non ero ancora abituato a respirare e già morivo dietro ai petali di un fiore il tempo si mostrava amico di quei giochi miei... Si è fatto giorno troppo presto in questa vita mia una piramide di angoscia invece di poesia come si può tornare indietro di cent’anni dimenticando la fatica quegli affanni e consegnarsi alla paura e non reagire più. Dimmelo tu... Fossero lacrime sincere, storie vere e non il naufragare dentro ad un bicchiere ci fosse una ragione a questa inutile follia. E per fortuna è ancora accesa questa mente mia che il passaporto l’ha timbrato quella fantasia appena in tempo, ho preso il largo appena in tempo di aver cambiato mille rotte non mi pento a quell’istinto sono grato mi ha salvato già... Volgarità, regni sovrana anche l’amore ha scelto l’aggressività l’odio non è la mia bandiera era ben altra la mia rabbia ti dirò... la strada ormai, torna nemica non puoi sfidarla, troppe volte no. Ci vuole poco a cancellare la memoria tutti d’accordo in questo mondo non c’è aria non c’è una spinta, un interesse, non c’è volontà... Ancora voi miei cari illustri professori usciti indenni dalla scala dei valori le vostre penne sono salve le coscienze no. Non voglio perdermi il finale, sia quel che sarà stiamo a vedere questo buio chi s’inghiottirà se basterà mettere insieme le parole per consentirci di poter comunicare se muore pure il desiderio che ci resterà... La verità, prima di sera una maniera di far pace con l’età È il tempo sai che ci misura che ci fa uomini o soltanto frenesia... Prenoterò, un altro volo speriamo un cielo ancora libero... ci sia! Ritornerò, se avrò fortuna, e questa volta giuro che... vivrò