E fu proprio mentre portavo due bicchieri che mi dicesti "Indovina chi è venuto ieri?" io chiesi "Chi?", però sapevo di sapere, il primo amante in fondo è come il primo amore
Pomeriggio: da solo in un po' troppa Toscana, ho pensato "Ma brava", va beh ho pensato "Puttana!", poi che io non c'entravo e che eri stata felice con chi non importa e la storia non dice
Le mie tasche eran piene di varie ed eventuali, ma i tuoi giorni con me son stati tutti uguali: con lui eri Firenze, i monumenti, il cielo, il letto; con me oggi una noia da sala d'aspetto
E la sera per cena mi son pure travestito, per spiare quel gesto che ti avrebbe tradito: ma il naso a palla e gli occhiali con la corda mi segavano in due la parte che ricorda.
E sono esperimenti questi da non più tentare, perchè andando a svestirmi per tornar normale, non seppi più che togliermi di vero e di finto e confusi me stesso con la barba al mento:
come avevo confuso per giorni e giorni e giorni il senso dei sorrisi e quello dei ritorni senza avere capito che tu stavi cambiando e gridavi da sola e poi stavi vivendo...
all'uomo della Chevron che non aveva capito ripetei sillabando: "Paura del lupo, paura, paura, paura del lupo
E lui con la pompa in mano e con il tappo nel guanto come stesse nel mondo a dar benzina soltanto mi guardava stupito chiedendomi "quanto?"
"Tanto che a Lodi non ci arrivo mai si nasconde là dietro finchè sto qui, ma poi quello m'insegue fino a casa mia, stia qui, mi faccia un po' di compagnia..."
E l'uomo della Chrevon Che non aveva capito, fece tre passi indietro, non pulì neanche il vetro, disse "mamma mi aspetta", e fuggi nella notte.
E adesso che sto fermo e sento meglio il vento, adesso che non ne parliamo più da tanto tempo c'è tua madre che non sbaglia mai e la cena con gli amici e a volte a far l'amore siamo quasi felici: le mie tasche sono piene di varie ed eventuali ma i miai giorni con te sono quasi sempre uguai e un giorno ti dirò "indovina chi è venuto?" Ora sono cresciuto "Guarda: non è bello il mio lupo?"