A puttane il tempo… a puttane i nostri sogni… oggi il lanciatore di coltelli si è disteso lungo il fiume e guarda il cielo: guarda il cielo come se dovesse da un momento all'altro venir fuori Dio, e si scatta qualche polaroid che forse gli pubblicherà un tabloid.
E a puttane pure il cielo … che non c'è, non è neanche vero … oggi il lanciatore di coltelli conta tutte le parole e scrive "zero": ho tentato quello che ho potuto, come l'ho potuto, fino a non poterci niente, ma tu che mi conosci molto bene, tu che mi sei stata sempre insieme
Non confondermi mai, non confondermi mai col vento e le stagioni e non confonderti mai, non confonderti mai con gli altri suoni; e non mi mettere mai, non mi mettere mai tra i cattivi o tra i buoni: io sono solamente quel che sono un vero lanciatore di coltelli…
Ma di tanto amore, di così tanto amore io mi sento addosso quel profumo che dà un petalo di rosa secco al sole, vivo ancora l'illusione eterna di potere sbattere le braccia e alzarmi in volo, e tu che mi conosci molto bene tu che mi sei stata sempre insieme
Non confondermi mai, non confondermi mai coi geni o coi coglioni e non confonderti mai, mai, mai, mai coi ciarlatani: se ti verranno a dire, e ti verranno a dire, che non so più chi sono, rispondigli che sono ancora e sempre un grande lanciatore di coltelli e il tuo uomo.