Tra i baluardi del progresso e della proprietà Un uomo cerca nella giustizia la sua libertà Ma la giustizia è un’insana e assurda utopia Rinchiusa negli scranni di finanza ed economia Famiglie affrante la corruzione ora è la civiltà La rabbia e un pugno chiuso inseguon dritte la verità I sogni lacerati in un’aula di tribunale Due volte uccisi dal capitale transnazionale
Suonano le sirene Vanno morte gli operai Vedono ma fan finta di non sapere Magistrati e usurai Si compiace il padrone Loda la sua impunitĂ Ma chi strisce sopra i corpi delle persone Mai al sicuro sarĂ
“Marghera 2 novembre, un velo di sangue scende sulle strade: la dignità di 160 operai calpestata dai signori del lavoro. Per quanto ancora le catene della morte terranno legata la nostra giustizia? Quante vite ancora marciranno dietro l’immunità dei porci signori degli affari?”
Suonano le sirene Vanno a morte gli operai Ma c’è chi quelle fabbriche della morte Non dimenticherĂ