I miti è tanto meglio non conoscerli, perché Specialmente i giorni in cui sei triste, perché Più sembrava che ti somigliassero, perché Più li vedi e meno si capisce perché
Pensi alla fedeltà che gli giurasti Ridisegnando i tuoi sui suoi difetti E tanto peggio se conti gli anni Che gli hai donato e i conti non tornano
I miti sanno sempre quasi tutto E quanto sono innocui nonostante ciò che è detto Lo sanno, stringono la mano Mimando tenerezza, ti guardano comunque da lontano E anche se si vede, nascondono nel loro dolore le pieghe
I miti è tanto meglio non conoscerli, perché Specialmente i giorni in cui sei triste, perché Più sembrava che ti somigliassero, perché Più li vedi e meno si capisce perché
Pensi alla fedeltà che gli giurasti Ridisegnando i tuoi sui suoi difetti E tanto peggio se conti gli anni Che gli hai donato e i conti non tornano
Ed io che a 15 anni i cantautori non capivo E a chi dichiarava il contrario non credevo Ma è meglio un presente a dibattere Che un futuro senza carattere
I miti è tanto meglio non conoscerli, perché Son sempre troppo bassi stronzi o grassi Oppure troppo belli per i cuori giù in cantina Quelli che scarseggian d'autostima
Troppo seri o troppo poco Educati o poco a modo Silenziosi o sorridenti Da abbracciare o indifferenti Dio, i miei miti, per favore Non farmi mai incontrare!