La voce stanca della sera porta via con se le inquietudini ed i re.
Quando rinfresca l'atmosfera sento casa mia ogni spiazzo ed ogni via.
Le mani celano rimedi per l'ambiguità delle nuove identità.
Vorrei remare su un moscone in mezzo al mare e fare come fossi un condottiero su una grande nave.
Guarda queste luci sembra il giorno di Natale. Stelle nel cielo tinto di nero, va che luna c'è. Voglio stare fuori ad occhi aperti e respirare, dimmi di te, portami in giro, resta qui con me.
Senti come suona l'orchestrina di Natale. Chi non festeggia non si vezzeggia, fiabe non ce n'è. Voglio stare ancora per la strada qui a parlare con le caramelle che mi ha regalato oggi il Bale.
Sulla Karimba suona un "tric e trac" il mio amico signor Zac.
Volta del mattino, far di melodia, mormorare idolatria.
Da quando vivi la sciarada gonfi l'allegria di forzata nostalgia.
Vorrei espellere sentenze meno amare, e smettere di fare il mediatore in mezzo al bene e al male.
Guarda queste luci sembra il giorno di Natale. Stelle nel cielo tinto di nero, va che luna c'è. Voglio stare fuori ad occhi aperti e respirare, dimmi di te, portami in giro, resta qui con me.
Senti come suona la Karimba di Natale. Chi non festeggia non si vezzeggia, fiabe non ce n'è. Voglio stare ancora per la strada qui a parlare con le caramelle che mi ha regalato oggi il Bale.
...suona un "tric e trac" il mio amico signor Zac...