E tu strafai e in verità Esattamente mai nessuno saprà Se è un brutto vizio Oppure una qualità, Fra l'uno e l'altra si confonde. Cosa vuoi mai, tu vieni e vai E ti affatichi sempre più che tu puoi, Io sono un figlio e non un uomo per te, La tirannia infondi su di me. E tu strafai ancor di più Per i pranzetti che mi elabori tu E ti commuovi se per te mando giù Pantagrueliche portate. Se dico no per sobrità Diventi triste, io non insisterò Sapendo che ne piangeresti sennò Mangio da capo finché mi strozzerò. E tu strafai, non c'è perché, Nel lucidare tutti i giorni i parquets Tenendo pronte le pattine per me Che mi fan perder l'eqiilibrio A spolverar, a lucidar Ti dai da far. Se non so dove star E vado a letto per lasciarti sfogar Togli i cuscini che sono da cambiar. E tu strafai, che assurdità, Se solo un colpo o due di tosse darò, A letto zitto e buono mi troverò Con le ventose sulla schiena. Come un buldog sorvegli me, Con il termometro a portata di te, E che lo voglia o no mi fai buttar giù Quella schifezza che hai preparto tu. E tu strafai, tu strafai, E io non vedo quando la smetterai, Perché è per questo che ti amo. Le tue virtù, la tua allegria, E la freschezza che nascondi per me Non danno un attimo di noia con te, E se tu esageri, e se tu esageri, È anche vero che piaci a me.
Compositor:Publicado em 1964ECAD verificado fonograma #18478096 em 04/Abr/2024 com dados da UBEM