Charles Aznavour

Uno Ad Uno

Charles Aznavour


Un mare di servitù, una casa da re,
Le vetture, l'autista sempre pronti per me,
I cavalli, lo yatch e tutto un mondo che
Apparteneva a me e non esiste più,
Il gioco lo ha portato con sè.
Uno ad uno
Ho veduto andare via,
Uno ad uno i tappeti, i Renoir,
Tutte le antichità.
Uno ad uno,
Tranne il letto su cui
Sto piangendo così, su di me.
E quanti amici brillanti, la mia corte di re,
Che guatava il mio verso ridendo per me
E a fine mese poi, con regolarità,
Passavano qui, trovandosi così
In momentanea difficoltà
Uno ad uno
Li ho veduti partire,
Uno ad uno,
Con dei pretesti a cui
Non ho creduto mai.
Uno ad uno,
Li ho perduti per via,
Uno ad uno
Rinnegarono me
E un destino che è solo mio.
Una scrittrice di fama
E un'aspirante star, qualche isterica dama,
Due figlie di papà
Han cercato l'oblio
Stando a letto con me
E han giurato su Dio
Di amare solo me,
Oltre i diamanti che... va da sè.
Uno ad uno
Ho esaurito i poteri,
Uno ad uno,
Su quei corpi vestiti
Di gioielli da me.
Uno ad uno scopro la verità
Uno ad uno e mi dico perciò:
"Ma che stupido sei,
Proprio tu,
Proprio tu,
Proprio tu".

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