tra le barche a pancia all'aria rauco il vento s'infilo' l'ultima boccata forte poi le scarpe si cavò con le mani stanche cariche di vene i vestiti ripiegò
come chi non ha piu' fretta verso il mare camminò la schiuma gli si fece incontro e i suoi piedi incatenò gli occhi acquosi di tristezza oltre quel cielo un altro cielo lui cercò
ti seguirò ... se tu lo vuoi ... dovunque andrai ... io ci sarò ...
strinse intorno a se le braccia poi nell'acqua scivolò
i treni partiti senza portarci via non si fermeranno piu' qua finché la certezza non ci abbandonerà e ancora la pioggia cadrà
il riflesso della luna nel suo solco lo guidò pallide le spalle magre contro l'orizzonte andò un silenzio nero come il culo dell'inferno e lui si accompagnò
io non lo so ...cosa non va ... che cosa c'e'' ...cosa sarà ...
metro dopo metro spinse il cuore e la notte attraversò
i sogni sognati con tanta ingenuità marciscono in fondo a una via finché la paura non ci addormenterà e ancora la pioggia cadrà
con le braccia piu' rabbiose il suo corpo trascinò e sfidò la nebbia densa che pian piano lo abbracciò le speranze mezze uccise dalla vita tra le onde abbandonò
non ti amo piu' ...non sono tua ... che cosa vuoi ...vattene via ...
si aggrappò sfinito al suo dolore ed il mare lo ingoiò ...