mezzogiorno si trascina tra l'odor di pesce fritto nelle strade mani d'ebano incollate da una vita sul volante di un tassi magro come un chiodo gli occhialetti di metallo scarpe gialle e blu naso a nodo di cravatta i polsi di bambu'...
quando venne al mondo non ci fu nessuno che lo stesse ad aspettare e cresciuto in fretta con due occhi svelti senza una precisa eta' cicatrici sulle spalle dove le ali non ricresceranno piu' l'anima profonda come i fiumi di quaggiu'... di quaggiu'...
e lo vedi non ride non parla di se non guarda non chiede non sa se e nato per strada in mezzo al caffe' o al centro del Maracana'...
traffico disperazione attesa rabbia nostalgia rassegnazione da portare a spasso gratis tutti i santi giorni per le vie di Rio ma il tassametro ora dorme e l'alba gli regala una canzone che' fa dei suoi capelli crespi neve e lui e un re... lui e un re...
e lo vedi ballare lontano da qui sul filo dei tetti piu' su... e c'e' un'autostrada per il suo tassi nel sole nel sale nel sud e c'e' un'autostrada lontano da qui nel sole nel sale nel sud...