La mia faccia riflessa sul vetro ogni cosa sparisce succhiata all'indietro tutto quanto si è fatto sbiadito ed il campo diventa un immenso tappeto la mia borsa di corda mi fa da cuscino non posso dormire nemmeno una striscia di asfalto che corre vicino insegue noiosa il mio treno ed il sole più rosso laggiù all'orizzonte dà l'ultimo addio lentamente un mucchietto di case aggrappate ad un monte mi sembrano come dipinte e un pupazzo di paglia sperduto tra il grano non ha per compagno nessuno la mia mente si perde lontano mi sento più libero sopra il mio treno quanta pioggia ho veduto cadere leggera quante volte ho sognato sui ponti la sera quanta polvere quante città' quanta vita ho lasciato qua e là quanta strada da fare però quanta strada ancora non lo so ed i fili dell'alta tensione si incrociano e danzano senza ragione la mia giacca di pelle ha perso un bottone è vecchia ma va ancora bene l'acqua calma del fiume riposa di lato più grigia vicino al canneto la mia faccia riflessa sul vetro ogni cosa sparisce succhiata all'indietro quanta pioggia ho veduto cadere leggera quante volte ho sognato sui ponti la sera quanta polvere quante città' quanta vita ho lasciato qua e là quanta strada da fare però quanta strada ancora non lo so
Compositores: Claudio Baglioni, Antonio Coggio (Dria) ECAD: Obra #18021051