Se ti tagliassero a pezzetti il vento li raccoglierebbe il regno dei ragni cucirebbe la pelle e la luna tesserebbe i capelli e il viso e il polline di Dio di Dio il sorriso Ti ho trovato lungo il fiume che suonavi un foglia di fiore che cantavi parole leggere, parole d'amore ho assaggiato le tue labbra di miele rosso rosso ti ho detto dammi quello che vuoi, io quello che posso
Rosa gialla rosa di rame mai ballato così a lungo lungo il filo della notte sulle pietre del giorno io suonatore di chitarra io suonatore di mandolino alla fine siamo caduti sopra il fieno Persa per molto persa per poco presa sul serio presa per gioco non c'è stato molto da dire o da pensare la fortuna sorrideva come uno stagno a primavera spettinata da tutti i venti della sera
E adesso aspetterò domani per avere nostalgia signora libertà signorina fantasia così preziosa come il vino così gratis come la tristezza con la tua nuvola di dubbi e di bellezza Ti ho incrociata alla stazione che inseguivi il tuo profumo presa in trappola da un tailleur grigio fumo i giornali in un mano e nell'altra il tuo destino camminavi fianco a fianco al tuo assassino Ma se ti tagliassero a pezzetti il vento li raccoglierebbe il regno dei ragni cucirebbe la pelle e la luna, la luna tesserebbe i capelli e il viso e il polline di Dio di Dio il sorriso.
Compositores: Massimo Bubola (Quindicitre), Fabrizio de Andre' ECAD: Obra #22612587 Fonograma #15232344