Nel paese degli uomini piccoli câĂš un palazzo di nome Babele per un giorno o due ci abitammo e dallâuno sussĂč fino al dieci imparammo a contare cantando UNNZE DUNZE TRENZE QUARA QUARENZE MERA MERENZE RISSE RASSE DIECI Uno zingaro esquimese nel cassetto aveva un prato Due toreri magrebini un poâ dâerba gli hanno fumato Tre fachiri campesini saltano sul pavimento con quattro frati indiani son tutti fuori da far spavento. Gira gira e fai la ruota gira e gira e fai la festa che a forza di ruotare ti girerĂ un poâ la testa. Cinque rasta di Treviso fanno insieme unâorchestra Sei vatussi di Ragusa lanciano fiori dalla finestra Sette bonzi portoghesi han bevuto lâacquaragia Otto indĂč giapponesi cantano forte la cucaracha Gira gira e fai la ruota gira e gira e fai la festa che a forza di ruotare ti girerĂ un poâ la testa. Nove piani e ancora uno di canzoni balli e vino dieci piani sotto il cielo che grande festa che bel casino. Gira gira e fai la ruota gira e gira e fai la festa che a forza di ruotare ti girerĂ un poâ la testa. Gira gira e fai la ruota gira gira girotondo che a forza di girare faremo insieme un altro mondo.