Io resto qui ad ascoltare il mare, seduta e zitta a consolare il mare, perché l'estate va e insieme a lei i giochi d'acqua di turisti e bimbi che sollevano l'umore del mare, ed anch'io ora dovrei andare dentro me, la stessa nostalgia del mare, lui per la sua costa abbandonata ed io con le mie memorie, naufraganti che ho cercato di smarrire in vacanza invano,
eh già ed eccoti qua, mentre bevi il tuo solito, al bancone di un bar, eh già, eccoti qua, un miraggio, un desiderio, in assenza di te
precipito giù, tra le onde del mio oblio blu, in assenza di te, a parlarti da qui, prigioniero ormai tu, tra le onde del mio oblio blu.
Ma son già qui e qui con me la malavoglia, di dover tornare a lavorare, la sera stanca e indifferente che ora ho voglia di sognare, e non ho tempo di ascoltare, le esigenze dei clienti presi negli acquisti del cenone e i doni di natale.
Ma sì che me ne vorrei andare perché ho dentro me, la nostalgia del mare, non è bastato a separarci il mare ma un silenzio sì, per l'emozione ed anche se dovevo dirti molte cose.
Eh già, ed eccoci qua, se a sperare che un puzzle si componga da se. Eh già, ed eri tu qua, ma io confusa non capivo se mi eri in sogno o in realtà.
Cadendo nel blu, tra le onde del mio oblio blu. In assenza di me a parlarti da qui, prigioniero ormai tu, tra le onde del mio oblio blu, liberati tu, ma qui sempre nel blu, perché altrove non è il posto giusto per te, sai, altrove non è il posto giusto per te, che resto qui ad ascoltare il mare, sai a volte può far bene dialogare con il mare.